Il libro degli ospiti
Quando passate dall’Orto avvicinatevi pure alla Casetta di Olmo, troverete, sulla destra della porta, una cassettina di legno con uno sportello, chiuso con un nottolino di legno e uno spago, con su scritto “Il libro degli Ospiti nell’Orto di Olmo”. Apritelo e prendete il libro che ci troverete dentro. In esso è raccontata la storia dell’Orto, qualche foto di come era e i nomi e i pensieri di tutti quelli che ci sono venuti, perché c’era una festa o perché semplicemente stavano facendo una passeggiata da queste parti. Se un giorno percorrerai anche tu questi sentieri, ricordati della cassettina, aprila, prendi il libro e aggiungi un altro rigo alla sua storia.
Mi hai fatto conoscere questo posto durante una delle tue passeggiate prima che diventasse tuo e un giorno ci ero tornata (confesso) a prendere la salvia e per ringraziamento ci ho portato un seme che un amico carissimo mi aveva mandato da Israele. Sono felice che ora sia così bello e un posto dove si trova pace. Grazie. Paola
Uscendo dal campo pensai: “guarda, che bello”. Pia
In questa insospettata giornata di sole, in mezzo a tanta pioggia, siamo usciti dal guscio e abbiamo assaporato l’autunno, con i suoi rossi, marroni, gialli… ci siamo riposati per qualche minuto in questo posto di pace, con il sole ormai basso negli occhi, il mormorio dell’acqua negli orecchi…a presto. Alessandra, Roberto, Lisa, Silvia
Mi piace “il luogo degli gnomi”. Grazie. Mariangela
Un posto che smuove una benevola invidia per la sua tranquillità e bellezza. Roberto
Un saluto ai “Puffi sconosciuti”… ho assaggiato l’uva che sapeva davvero di fragola e ho visto l’interesse che avete messo in questo posto di pace. Renzo
Per la prima volta il “Dream drum circle” all’orto di Olmo. Sono tornata qui per “sentire” il “dopo” in questo martedì pieno di sole. La terra… le piante hanno “respirato” anche questo, il piccolo Orto ha accolto anche questo… Mi viene in mente qualche verso di una poesia imparata da piccola: di una festa rimane il suono scordato di una trombetta di carta. Oggi, qui, non è così. Il suono è lo stesso. I nostri forse si sono adeguati alla natura delle cose che ci sono in questo luogo. Il nostro respiro, forse, si è avvicinato per un po’ a quello della natura. Rudiae
Un piccolo orto ha fatto felici grandi e bambini ed ha reso un pomeriggio corto un felice e divertente momento. Tiziana
Ho sempre desiderato un orto e non l’ho mai avuto… fino ad ora. Grazie di volerlo condividere con noi. Veneta
Nel diventare più adulta sto riscoprendo sempre più il contatto e la voglia di stare in mezzo alla natura. Sento in essa la perfezione e l’equilibrio di tutto ciò che ci circonda di più bello. Il posto è stupendo. Complimenti.
Che pace, che serenità… porterò il dolce sapore di questa giornata insieme. Nuccia
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